Santello Paolo

BIOGRAFIA

Paolo Santello: la mia storia con il ciclismo.

Paolo Santello nasce in provincia di Venezia nel 1951 e fin da giovanissimo inizia per propria passione l’attività ciclistica. Verso la fine degli anni ’60 passa alle categorie agonistiche correndo tra i dilettanti ottenendo circa 20 vittorie. La sua miglior caratteristica viene espressa negli ultimi km di gara, dove con molta astuzia e resistenza anaerobica, conquista le proprie vittorie in solitaria.
Rendendosi conto che le sue doti non sono sufficienti per passare al professionismo, decide di abbandonare l’agonismo per sedersi nelle ammiraglie dei vari team nel ciclismo giovanile, al fine di affinare al massimo le qualità relazionali con giovani atleti proiettati poi a diventare futuri campioni nel mondo delle due ruote.

Così nel 1979 inizia come Direttore Sportivo nel team ciclistico Daina Mira, ottenendo il titolo italiano nelle categorie juniores già nell’anno successivo.

Nel contempo (1980) continua gli studi guadagnandosi il titolo di quarto livello come direttore sportivo d’ELITE – massimo titolo professionale per squadre professionistiche – vivendo e frequentando continue lezioni e test didattici per ben un mese ad Acquacetosa (Roma) presso la sede del CONI. Considerando che a quel tempo pochissimi tecnici realizzarono tale titolo, Paolo rappresenta uno dei primissimi a vantarne il conseguimento assieme ad altri grandi nomi di tecnici delle più influenti e conosciute squadre professionistiche mondiali.

Nel 1981 approda all’UC Mirano come direttore sportivo con la conquista nel 1985 del campionato italiano a squadre nella categoria juniores.

Nel 1987-89 segue il team ciclistico Munaron prima e MG Boys poi, dove prepara campioni del calibro di Endrio Leoni, Fabio Baldato e Nicola Minali, futuri professionisti.

Un’ulteriore straordinaria esperienza segna la sua storia: il suo inserimento nell’organico della Zalf Euromobil Fior nel 1989 dove ottiene il ruolo di preparatore ufficiale del team portando Mirko Gualdi alla vittoria del mondiale su strada.

Nel 1990 approda al team professionistico Jolly club 88, con il ruolo di preparatore e direttore tecnico.

Nel 1991 diventa direttore sportivo e preparatore del Team Schievano Nova Plast, tornando così a seguire la categoria juniores e conquistando già nel 1992 il Campionato Italiano a squadre con atleti di grandissimo spessore come Leonardo Calzavara, futuro professionista su strada nonché straordinario maratoneta a livello italiano.

La stagione migliore della sua vita è rappresentata dal 1993 dove, sempre a capo del Team Schievano, conquista in un solo anno il titolo di campione Provinciale, Campione Regionale, Campione Triveneto, Campione Italiano su strada con due atleti e nello stesso anno porta Flavio Zandarin a presenziare nel quartetto della Nazionale Italiana juniores conquistando il mondiale cronometro a squadre.

Ritorna a preparare i dilettanti (cat Elite e Under 23) con il team Pasta Montegrappa negli anni 1995 e 1996 realizzando buone vittorie.

Nel 1999 accompagna un giovane talento della MTB, Marco Bui, alla conquista del campionato Italiano Junior e poi del campionato del Mondo.

Segue poi la preparazione nel mondo della MTB con atleti di fama nazionale; contestualmente diviene il preparatore personale di Andrea Tonti, professionista su strada che affiancò come primo gregario in svariati mondiali su strada atleti come Paolo Bettini.

Negli anni successivi segue come preparatore singoli atleti togliendosi dalla gestione di team completi, per poi ritornare a coordinare un nuovo progetto nel mondo professionistico su strada come il Team Nippo nel 2013, Team MTB Trek Selle San Marco sempre nel 2013 e Team professionistico su strada Area Zero nel 2014.

Conquista poi i Campionati Italiani Marathon MTB ed europei Marathon MTB con due diversi atleti nel 2018.

Negli anni viene affiancato dai figli, Andrea in primis e Matteo in seguito, per mantenere e aggiornare il vantaggio tecnologico che ha sempre contraddistinto Paolo nell’ambito della preparazione, basti pensare che negli anni ’80 fu uno dei primissimi dieci utilizzatori del primo cardiofrequenzimetro della storia; oggi vanta l’impiego dei più aggiornati sistemi di valutazione in ambito ciclistico e podistico.